Il secondo dei tornei del Grande Slam fa il suo atteso ritorno, con la 122esima edizione, e si svolgerà tra il 22 maggio e l’11 giugno 2023. L‘Open di Francia di tennis si terrà allo Stade Roland-Garros, nel XVI° arrondissement di Parigi, dedicato all’aviatore ed eroe francese della prima guerra mondiale, chiamato proprio Roland Garros. Ma da cosa è dato il nome dello stadio?
Il legame tra il nome dello Stadio e l’aviatore francese
Nel 1906, Roland Garros era entrato a far parte della sezione rugby, con il sostegno del suo compagno e atleta dell’HEC (École des hautes études commerciales de Paris), Émile Lesieur.
Grazie al coraggio e alle sue imprese belliche, che ebbero purtroppo la meglio su Garros, Lesieur nel 1927, divenuto presidente della sezione atletica dello Stade français, richiese esplicitamente che lo stadio parigino del tennis fosse dedicato al suo amico, in segno di omaggio per il suo sacrificio nei confronti della patria.
L’organizzazione del torneo
Ai giocatori aspettano, innanzitutto, quattro giorni di qualifiche, al termine dei quali prende inizio la competizione. Due coppe principali: la coupe des Mousquetaires, attribuita alla categoria maschile (simple messieurs), e la coupe Suzanne Lenglen, assegnata a quella femminile (simple dames).
Molteplici wild-card sono state concesse ai giocatori del torneo, tra cui Clara BUREL, Séléna JANICIJEVIC e Diane PARRY nella categoria simple dames; possiamo inoltre citare Arthur CAZAUX, Giovanni MPETSHI-PERRICARD e Benoît PAIRE per la categoria simple messieurs.
Triste notizia per gli appassionati di tennis: Rafael Nadal, il tennista che riporta il maggior numero di vittorie agli Internazionali di Francia, ha annunciato il suo ritiro dal torneo. La sua ultima apparizione sportiva è stata a gennaio al torneo Australian Open, durante il quale ha purtroppo subito una lesione al muscolo ileopsoas della gamba sinistra.
«La lesione che ho avuto in Australia non è evoluta come speravo. Ho perso obiettivi strada facendo. Il Roland Garros è impossibile. Sarò assente per la prima volta dopo tanti anni, con tutto quello che significa per me. Non ho intenzione di tornare in campo per i prossimi mesi. In questi ultimi anni, benché i risultati siano stati di primo livello, per me la quotidianità è stata di livello molto basso. Anche se là fuori contano le vittorie, a livello di lavoro giornaliero, dopo la pandemia, questi anni sono stati molto difficili» ha spiegato il tennista spagnolo.
