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Lotta al riciclaggio e finanziamento del terrorismo: gli Stati membri spingono per la creazione di un’Autorità Europea

Gli Stati membri hanno sospinto in data di ieri 6 dicembre 2019, la Commissione alla creazione di un’Autorità sopranazionale, in materia di lotta al riciclaggio, in ambito finanziario. Ma le modalità sono ancora lontane dal creare consenso.

Gli sforzi in primis della Francia ed altri Stati membri, sembrano portare i loro frutti. Questo giovedì, i Ministri dell’Economia dell’Unione Europea (UE), hanno richiamato la Commissione europea a prendere in considerazione la creazione di un’Autorità Europea antiriciclaggio.

Procedimento di sviluppo di circa due anni, agli arbori di questo progetto, l’idea di trasferire i poteri ad un’Autorità Europea, era tuttavia, lontano dall’essere acquisita. Ma la necessità di avanzare verso questo processo, si è alla lunga imposta: oltre alla priorità della lotta al finanziamento del terrorismo, il concetto di un’Autorità autonoma rimanda direttamente all’incapacità degli Stati di assicurarsi congiuntamente questo ruolo, sottolineano le fonti europee.

Alcuni scandali di riciclaggio sonori, tra cui quello della Danske Bank, sono serviti a catalizzare più Paesi europei, al Nord ed all’Est, in precedenza refrattari a quest’idea. Inoltre, alcuni di questi affari sono stati segnalati dagli Stati Uniti, e non dalle Autorità del Vecchio Continente.

Il linguaggio resta prudente

Altra ripresa, l’Autorità bancaria europea (ABE), ha statuito lo scorso aprile sull’affare Danske Bank, ed ha deciso, contro ogni previsione, di riabilitare i gendarmi finanzieri danesi ed estoni, in ragione delle logiche nazionali interne in seno al suo consiglio. Un episodio che avrà sicuramente contribuito a convincere i più reticenti.

La Commissione europea di Ursula von de Leyen, è dunque chiamata, nelle sue conclusioni, ad approfondire “le possibilità, i vantaggi e gli inconvenienti”, legati alla creazione di questa entità, “dotata di una struttura indipendente e di poteri diretti”.

Ma il linguaggio resta prudente, non essendo perfettamente allineati gli Stati membri. Alcuni temono che la creazione di un’Autorità tale, possa ritardare i lavori di omogeneizzazione delle Leggi nazionali in materia. Altri, si interrogano sulla necessità di moltiplicare le Autorità europee, incaricate nel controllo bancario, e preferirebbero la creazione di nuove entità legate all’ABE, o all’Europol. Per progredire nella lotta al riciclaggio, gli Stati propongono inoltre di sostituire alla Direttiva anti riciclaggio un regolamento, ciò che circoscriverebbe in meglio, i margini di manovra nazionali.

La Commissione è ugualmente chiamata a considerare la creazione di un meccanismo di coordinazione e di sostegno al lavoro transfrontaliero delle cellule nazionali d’informazione finanziaria. La palla è nelle mani, ora, della Commissione. Il Consiglio Europeo, gli darà appuntamento d’ora in avanti ogni sei mesi, a partire da giugno 2020, per fare il punto su di questi cantieri.

Giovanni D’Avanzo

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