Finanza e Imprese

La Spac « I2PO » fa il suo ingresso alla Borsa di Parigi, raccogliendo 275 milioni di euro

Borsa di Parigi

La moda delle Spac non si smentisce. È ad oggi, intorno la Spac I2PO, la prima Spac europea consacrata al divertimento ed agli hobby, il turno di fare l’ingresso presso la Borsa di Parigi. Questo veicolo d’investimento, senza attività operativa, ha raccolto 275 milioni di euro, nel quadro di un piazzamento privato presso investitori qualificati. Ed è più dei 250 milioni di euro inizialmente definiti come obiettivo.

La famiglia Pinault si lascia anch’essa tentare dalla moda delle Spac. Artémis, l’holding patrimoniale della famiglia, si associa ad Iris Knobloch, ex dirigente di WarnerMedia, ed al banchiere Matthieu Pigasse, per lanciare e finanziare parzialmente un veicolo d’acquisizione, battezzato I2PO. L’obiettivo è quello di ritagliarsi una piazza decisiva nell’universo del divertimento-intrattenimento. La moda delle Spac (Special Purpose Acquisition Company), sta prendendo sempre più spazio in Europa, mentre negli Stati Uniti questi tipi di quotazioni si stanno riducendo, dopo l’esaltazione iniziale. Gli investitori si inquietano del disequilibrio crescente tra la quantità di Spac sul mercato ed il numero di società potenziali obiettivi. Tra le colonne de “La Tribune”, Olivier de Guerre, presidente di Phitrust ed attore maggiore di private equity in Francia, ha emesso diverse riserve, sia sul meccanismo che sulla filosofia delle Spac. Egli ha spiegato che considera: “molto strano il fatto di accettare la creazione di entità quotate che vanno a riacquistare delle società che, talvolta, non rispettano sufficientemente la regolamentazione per essere quotate. Si tratta di un dirottamento della regolamentazione, anche se in Europa, in forma ridotta”. Ed aggiunge: “Questo fenomeno delle Spac è chiaramente rilevatore di una certa sopravalutazione della Borsa e di una corsa ai profitti a breve termine. Noi siamo con lo stesso sentimento che regnava durante lo scoppio della bolla Internet con una moltiplicazione di strutture finanziarie e di cascate di holding, dove la vocazione era prima di tutto generare del profitto a breve termine. È estremamente pericoloso”. Le Spac sono delle società introdotte in Borsa, senza attività operativa. Queste “conchiglie-vuote”, raccolgono delle somme di denaro, con lo scopo di finanziare delle acquisizioni e di introdurre in Borsa le loro società obiettivo. Lanciando una raccolta di 275 milioni di euro presso la Borsa di Parigi, il trio fondatore vuole afferrare delle opportunità nei mercati con forte crescita, legati ai nuovi modi di consumazione video. Per ottenere ciò, I2PO, intende mirare a degli obiettivi nei settori della proprietà intellettuale, potendo generare dei contenuti musicali, od ancora dei videogiochi, afferma Iris Knobloch, in un’intervista a “Les Echos”.

Frammentazione

Fin dall’inizio della crisi sanitaria, i consumatori passano sempre più tempo davanti gli schermi, per vedere in streaming serie tv, film ed altri contenuti. Le nuove regole europee, che il decreto cosiddetto Smad ha reso effettive in Francia ad inizio luglio, impongono oramai a Netflix ed alle altre piattaforme di finanziare i contenuti localmente in Europa.

Secondo Iris Knobloch, tutto ciò spinge a consolidare un mercato europeo molto frammentato nell’intrattenimento. I2PO vuole posizionarsi in posizione di leadership, capace di valorizzare certi “tesori straordinari”, della creazione culturale che spesso non superano i confini di un Paese, e di divenire “one stop shop”, per le piattaforme americane. A differenza di Mediawan, pioniere di Spac in Europa nel 2016, ed anche questa cofondata da Matthieu Pigasse, I2PO non mira al mercato della creazione audiovisiva propriamente detta, anche se potrebbe ben interessarsi a dei servizi come la pre o la post-produzione.

Difronte ai grandi conglomerati americani, c’è una reale opportunità in Europa, di creare dei campioni”, nel divertimento, essa afferma. Per cominciare, I2PO potrebbe cercare degli obiettivi nella proprietà intellettuale, le piattaforme in streaming musicali o di podcast e nel gaming, con una prima acquisizione potenziale verso la fine di quest’anno. “Noi avremo la capacità di acquistare un obiettivo per una somma che può andare da 1 a 2 miliardi di euro”, spiega Iris Knobloch. Anche se ella si astiene dal nominare ogni obiettivo potenziale, ella stessa assicura che I2PO ha “delle idee ben precise”.

Artémis inietta 15 milioni di euro

I2PO è anche la prima Spac diretta da una donna, in Europa. Composta da una perfetta parità uomo-donna, il suo consiglio d’amministrazione riunisce tra i suoi membri indipendenti l’ex ministro della cultura Fleur Pellerin e Mercedes Erra, presidente esecutiva di Havas.

La tedesca Iris Knobloch, sarà anche contornata da due consiglieri strategici: Mathias Döpfner, CEO di Axel Springer, e Catherine Powell, responsabile mondiale dell’esperienza clienti presso Airbnb. Artémis, che partecipa alla raccolta fondi per 15 milioni di euro, ed investe così nella sua prima Spac, sarà rappresentata nel consiglio d’amministrazione di I2PO da François-Henri Pinault ed Alban Greget. La somma investita da Artémis, potrà vedersi ridurre, se l’offerta sarà eccessivamente sottoscritta.

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