Le frequenze 5G mobili saranno assegnate all’asta il 29 settembre. In attesa del lancio commerciale nel 2021, gli operatori hanno iniziato a installare le loro antenne relè.
La data è stata confermata da Sébastien Soriano: la seconda fase per l’assegnazione delle frequenze che saranno utilizzate per il 5G inizierà il 29 settembre 2020. Prenderà la forma di un’asta tra i quattro operatori presenti sul territorio nazionale (Orange, SFR, Bouygues Telecom e Free Mobile) e continuerà per diverse settimane.
Inizialmente, questa asta avrebbe dovuto aver luogo nel mese di aprile, ma la pandemia ha ritardato la tabella di marcia. Dato questo significativo ritardo, l’effettiva attivazione delle prime reti 5G in Francia non inizierà prima del 2021.
Come funzionano le aste
Ognuno dei quattro operatori possiede un primo blocco di 50 MHz per effettuare comunicazioni 5G. All’asta, saranno tutti in grado di fare un’offerta per cercare di vincere un massimo di sei blocchi da 10 MHz, per un totale di 110 MHz. Questo limite al numero di blocchi che un singolo operatore può acquisire ha lo scopo di preservare la concorrenza.
I blocchi di frequenza si trovano nella banda da 3,5 GHz dello spettro elettromagnetico. È infatti in questo segmento che il 5G inizierà in Francia. Nei prossimi anni, altre bande dovrebbero essere mobilitate per la banda ultra-mobile, come la banda da 26 GHz, la banda da 700 MHz (che viene utilizzata per il 4G). Per fare un confronto, il Wi-Fi si evolve nelle bande da 2,4 e 5 GHz. Il prezzo di partenza di ogni blocco da 10 MHz è di 70 milioni di euro. Per lo Stato si tratta di una garanzia: verranno infatti recuperati almeno 770 milioni di euro (ricordiamo che ci sono undici blocchi di 10 MHz in gioco). Detto questo, è molto più probabile che la somma sarà molto più alta a causa della forte concorrenza tra gli operatori.
Il lancio del 5G previsto per la fine dell’anno
Dopo l’asta, altre due scadenze attendono gli operatori. I vincitori dovranno infatti essere posizionati sulla banda dello spettro elettromagnetico (la banda da 3,5 GHz varia effettivamente da 3,4 a 3,8 GHz). Questa fase è prevista per ottobre, tramite un’altra asta. Poi, tra ottobre e novembre, ci sarà infine la pubblicazione delle autorizzazioni per l’utilizzo delle reti commerciali 5G. Solo allora gli operatori saranno in grado di iniziare davvero l’utilizzo del 5G.
