Nonostante un ambiente internazionale complesso e una competitività ancora fragile, la Francia continua a magnetizzare gli industriali stranieri. Si colloca addirittura al 1° posto in Europa per i siti produttivi di aziende con capitale straniero, davanti alla Germania.
La Francia continua a beneficiare della fiducia degli industriali stranieri
Secondo la nuova analisi del barometro dell’attrattiva industriale di Ernst & Young, la Francia ha mantenuto il 1 ° posto europeo per i siti produttivi di aziende con capitale straniero, con 339 progetti di impianto ed estensione, davanti a Turchia (203) e Germania (152). E questo, mentre il Regno Unito, che ha risentito della pericolosità della Brexit dal 2016, ha visto il numero dei suoi investimenti industriali diretti esteri (IDE) diminuire del 35% tra il 2017 e il 2018. I settori trainanti restano quello aeronautico, navale e alimentare, che tendono poi a produrre un “effetto gravitazionale”, anche su altri settori.
La Brexit: elemento positivo per gli investimenti in Francia
Le tensioni commerciali e le tentazioni protezionistiche in Europa e nel mondo pesano sulle intenzioni di investimento, sui consumi e sulla produzione industriale in tutto il mondo. La Francia, che ha affermato di voler proteggere le sue entrate fiscali e la sua proprietà intellettuale in alcuni settori dominati dai GAFA, è stata particolarmente colpita dai dazi utilizzati come misura di ritorsione da parte degli Stati Uniti. Se anche il clima europeo è incerto, per il momento sembra che la Brexit sia stato un elemento positivo per gli investimenti esteri in Francia. Ma la vera analisi potrà essere fatta solo a inizio 2021.
Molti investimenti, ma una crescita ancora lenta
La Francia non è ancora riuscita a tornare al tasso di crescita industriale prima della crisi del 2008-2009 (+ 0,1% nel 2018 rispetto al + 2,6% nel 2007). Ancora più preoccupante, questa crescita è stata molto volatile negli ultimi dieci anni, riflettendo le difficoltà del settore manifatturiero oltralpe di adattarsi alla concorrenza e alle innovazioni tecnologiche.
Daisy Boscolo Marchi