L’Italia è il terzo Paese investitore straniero in Francia e il primo in Europa per investimenti in R&S. La presenza italiana in Francia è fortemente legata all’industria della moda, dell’energia, del settore meccanico, delle apparecchiature medico-chirurgiche, del software e dell’informatica.
La presenza italiana in Francia è antica con un contributo all’economia francese concentrato in quasi tutte le regioni. Il paese transalpino favorisce la Francia per i suoi investimenti in Europa. In Francia ci sono 1.700 aziende francesi con capitale italiano e danno lavoro a circa 63.000 persone a livello nazionale.
L’Italia è anche il terzo più grande investitore straniero in Francia, dopo Germania e Regno Unito. Nel 2019 i nuovi progetti di investimento italiani sono aumentati del 26% rispetto all’anno precedente. Erano 118 nel 2019, contro 94 nel 2018. Questi progetti creeranno o manterranno quasi 2.200 posti di lavoro (il 50% in più rispetto all’anno precedente) entro il 2021. La Francia si conferma destinazione dei progetti di investimento italiani in Europa con il 43% dei progetti, mentre rappresentavano il 37% nel 2018.
Île-de-France in testa
L’Île-de-France ha ospitato quasi un progetto italiano su tre (32%). Seguono Auvergne-Rhône-Alpes (14%) e Pays de la Loire (11%). Le regioni italiane più attive sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Primo in Europa per investimenti in R&S
L’Italia è all’origine del 13% degli investimenti esteri nel campo della R&S che sono raddoppiati tra il 2018 e il 2019, e che la posizionano al primo posto nell’Unione Europea davanti alla Germania (10%) e al secondo a livello globale solo dopo gli Stati Uniti. Ciò riguarda principalmente lo sviluppo di attività di ricerca e sviluppo nei settori delle energie rinnovabili, dei macchinari e delle attrezzature meccaniche. L’Italia è anche il primo Paese straniero a offrire posti di lavoro nel settore delle apparecchiature medico-chirurgiche in Francia.
Ripartizione degli investimenti italiani
Nel 2019 le aziende italiane hanno investito prioritariamente nei settori della moda e del tessile (13% dei progetti, 16% dei posti di lavoro), energia (10% dei progetti, 17% dei posti di lavoro), software e Servizi informatici (10% dei progetti, 5% dei posti di lavoro) e nel settore della meccanica e metallurgia (8% dei progetti, 6% dei posti di lavoro).
