L’emblematica casa di prêt-à-porter Sonia Rykiel, liquidata nello scorso luglio, sarà rilanciata dai due fondatori del sito Showroomprivé, con l’intenzione di “far risplendere” la marca, definita come “fiore all’occhiello del patrimonio francese”.
Rilancio tra diritto e comunicati aziendali
Causa mancanza di acquirenti, il Tribunale del Commercio di Parigi, aveva stabilito la liquidazione giudiziaria della marca del prêt-à-porter, in grandi difficoltà finanziarie, dopo la scomparsa della sua fondatrice, nel 2016. Dicembre corrente mese, il Tribunale del Commercio di Parigi ha deciso tra la ventina delle offerte in lizza, che avevano dimostrato il loro interesse per il recupero degli “attivi” rimanenti del marchio – ovvero, essenzialmente il suo nome, i suoi archivi e le sue rimanenze.
“Il Tribunale ha autorizzato la cessione degli attivi della marca a profitto di Eric e Michael Dayan”, due dei quattro co-fondatori (con David Dayan e Thierry Petit), del sito di e-commerce on-line Showroomprivé, secondo un comunicato dei due imprenditori, pubblicato nel mese di dicembre 2019.
“Forti del loro savoir-faire, e della loro perfetta perizia nel settore della moda, delle marche e del digitale, i due fratelli imprenditori dicono aver “come obiettivo di far risplendere la casa di moda Sonia Rykiel in Francia come all’estero, essendo ancora tutt’oggi, un fiore all’occhiello del patrimonio francese”.
“La casa di moda Sonia Rykiel, è di ritorno nel 2020, con una nuova avventura per la marca e per i due imprenditori”, è indicato nel comunicato, senza ulteriori precisazioni. Il prezzo dell’acquisto, anch’esso, non è comunicato.
Nel 2018, la griffe di Saint-Germain-des Prés, fondata nel 1968, aveva registrato 35 milioni di euro di vendite, per una perdita netta di 30 milioni di euro.. Al momento del collocamento delle sue attività in amministrazione controllata, la firma di moda impiegava 131 lavoratori.
Secondo respiro
I fratelli Dayan mettono in avanti “la loro solidità finanziaria e la loro perizia in questo settore, due valori che permetteranno loro di sviluppare e dare un secondo respiro alla marca”. Essi sottolineano anche, il fatto che la marca “avanguardista nella liberazione della donna, ritrova degli azionisti francesi”, e resta così “un fiore all’occhiello del patrimonio francese”.
Su di un piano prettamente strategico, Eric e Michael Dayan, stimano che “questo riacquisto si inscrive nella continuità del loro percorso imprenditoriale, due anni dopo aver lasciato la Direzione operativa del sito”.
Showroomprivé, gruppo di destockage online, ha immagazzinato 672 milioni di euro di vendita nel 2018. Ha egualmente ridotto la sua perdita netta a 4,4 milioni di euro, rispetto il dato di -5,2 milioni di euro del 2017.
Da parte sua, la casa di moda Sonia Rykiel, celebre par la sua maglia e righe colorate, s’appoggiava al momento della sua liquidazione, su di una rete, in proprio, di sei boutique, così come di quattro “outlets” (magazzini di stoccaggio), e realizzava poco più del 50% delle proprie vendite, in Francia.
Nel 2012, quando era ancora alla testa di una delle ultime case di moda ancora indipendenti in Francia, la creatrice di moda, Sonia Rykiel, aveva deciso di cedere l’80% del capitale della società, al fondo d’investimento cinese Fung Brands (divenuto poi First Heritage Brands), holding della famiglia Fung di Hong Kong, diretta dal francese Jean-Marc Loubier.
Questo fondo, che possiede anche la marca di pelletteria di lusso Delvaux e del fornitore di calzature Clergerie – aveva raggiunto il 100% del capitale di Sonia Rykiel, inizio 2016. In sette anni, all’incirca 200 milioni di euro sono stati investiti nella marca Sonia Rykiel, da parte dei suoi azionisti.
Giovanni D’Avanzo
