Secondo le proiezioni della Banque de France, gli investimenti delle imprese non finanziarie dovrebbero crescere del 9,7% quest’anno. Gli investimenti ambientali in particolare sono in espansione.
L’obiettivo ecologico è citato dal 35% dei dirigenti, 9 punti in più rispetto al 2018. Se l’86% dei responsabili francesi dice di sentirsi coinvolto nelle questioni ambientali, le cause variano. Secondo Philipe Mutricy, direttore degli studi di BpiFrance: “Il 67% è convinto che i problemi siano reali, il 23% dice che sono opportunistici e il 10% agisce sotto costrizione”. Infatti, al di là della preoccupazione per gli “impatti incrociati”, per cui le azioni dell’azienda sull’ambiente avranno in cambio un impatto sull’azienda, una nuova domanda sociale così come una certa pressione normativa, si fanno catalizzatori di cambiamento.
Nonostante questa sensibilizzazione, solo il 45% delle PMI sostiene di aver ridotto le proprie emissioni negli ultimi anni, secondo BpiFrance. Tra i motivi, troviamo la limitazione dei mezzi finanziari per il 49% degli intervistati o l’assenza di soluzioni tecnologiche per poco più di un terzo.
