Il presidente della Repubblica ha dispiegato dinanzi alla “conferenza dei manager di Stato”, giovedì pomeriggio, la riforma della formazione e del reclutamento degli alti funzionaridi Stato.
Ha mantenuto la parola. Il presidente della Repubblica francese, ha annunciato questo giovedì la soppressione dell’ENA, la scuola nazionale dell’amministrazione, che ha formato fino ad oggi l’élite dell’alta funzione pubblica francese. Essa è stata rimpiazzata da una nuova scuola, ribattezzata “Institut du Service public”. Playbook, la lettera d’informazione politica de Politico, evocava, al condizionale, “una riforma dell’ordinanza del 1945 che regola la formazione ed il reclutamento degli alti funzionari”.
Promessa all’esito della crisi dei “gilets jaunes” nel 2019, questa misura era stata annunciata da Emmanuel Macron, all’occasione di un incontro con i più alti funzionari francesi, “la conferenza dei manager di Stato”. “Penso che bisogni sopprimere, tra l’altro, l’ENA”, “per costruire qualcosa che funzioni meglio”, aveva all’epoca dichiarato il presidente della Repubblica.
Molti ritengono che Emmanuel Macron avesse abbandonato questa misura. Febbraio scorso, il capo di Stato aveva anche annunciato che si augurava lo sviluppo di una filiera di “talenti”, dalla “rentrée” di settembre 2021. L’obiettivo era di rendere la scuola più accessibile agli studenti di estrazione sociale modesta.
