La FEVAD (Federazione dell’e-commerce e della vendita a distanza) ha appena pubblicato uno studio sulle tendenze che influenzeranno il comportamento di consumo dei clienti nel 2021.
La crisi sanitaria ha sconvolto profondamente le abitudini di acquisto e di consumo, il che ha consentito l’emergere di nuove tendenze pronte a prendere piede nel lungo periodo. Una nuova sfida importante per chi offre prodotti e servizi : i consumatori del futuro saranno sempre più esigenti, attenti, smart e connessi.
1. L’esplosione dello shopping online
Viste le varie misure per combattere la pandemia globale (chiusura di attività commerciali non essenziali, gesti barriera, limitazione delle visite nei negozi, ecc.), l’e-commerce è sempre più popolare! Più di 41,6 milioni di francesi hanno effettuato acquisti su Internet, 1,5 milioni in più rispetto al 2019. Per soddisfare questa forte domanda, lo studio rileva un aumento del 53% dei negozi che hanno aperto al canale di vendita online, per un fatturato totale di circa 112 miliardi di euro. La conclusione: i consumatori francesi non hanno mai acquistato così tanto online come nel 2020 e questa abitudine sembra destinata a durare nel lungo periodo, anche post pandemia.
2. L’aumento degli acquisti online supportati dalla smart working
Un altro fenomeno evidenziato dallo studio è l’aumento degli acquisti online da parte dei lavoratori che hanno potuto beneficiare del lavoro a distanza. Infatti, se il 37% dei francesi ha ordinato di più su Internet dall’inizio della pandemia, questo dato esplode al 45% per i francesi in smart working.
Il 92% dei lavoratori a distanza ha dichiarato di aver sostituito gli acquisti effettuati nei negozi con lo shopping online (rispetto all’87% dei lavoratori che non hanno potuto usufruire dello smart working). Il 99% dei dipendenti che lavorano o hanno lavorato da casa ha affermato di aver effettuato più ordini online nel 2020 rispetto al 2019.
3. I francesi utilizzano il materiale fornito dall’azienda per acquistare online
Con il telelavoro, i dipendenti e le aziende hanno dovuto adattarsi per costruire un ambiente di lavoro adeguato, pur restando a casa. Lo studio specifica che circa l’8,9% degli acquirenti online utilizza dei devices forniti dall’azienda e che il 63% ha utilizzato questi dispositivi per ordinare su Internet (rispetto al 58% dei dipendenti che non hanno potuto usufruire dello smart working). Il materiale fornito dalle aziende sta quindi diventando più di uno strumento di lavoro e questa tendenza dovrebbe continuare per tutto il 2021. Questo dato è molto interessante anche relativamente ai problemi di cybersecurity che potrebbero derivare da esso.
4. Agroalimentare online, una tendenza emergente
La FEVAD nel suo studio sottolinea che il 30% dei francesi acquista ormai anche i prodotti alimentari online. Tra i lavoratori a distanza, la tendenza è in aumento, con il 40% di loro che ordina ormai cibo e pasti su Internet. Più della metà afferma di aver ordinato più prodotti alimentari online rispetto a prima, di cui l’11% a km0 e locale e il 48% sui siti delle grandi catene di supermercati (Carrefour, Casino, SuperU etc…)
Si tratta di una tendenza a lungo termine, poiché l’81% degli intervistati ha dichiarato di voler continuare ad acquistare prodotti alimentari tramite Internet dopo la crisi.
5. La digitalizzazione dei negozi locali
A volte poco presenti nella sfera digitale, i negozi locali hanno dovuto lavorare di più per offrire i loro prodotti online durante la crisi sanitaria. Il 70% degli intervistati si aspetta ora un’offerta online dalle proprie attività commerciali locali. In effetti, il 26% degli intervistati ha acquistato online da questi negozi più piccoli (32% per chi ha lavorato da casa). Lo studio mostra anche un’ondata di solidarietà di fronte alla crisi, poiché tra questo 26%, il 70% delle persone ha dichiarato di aver acquistato da questi negozi locali per sostenerli.
