Primo piano

Coronavirus: in Francia, l’Assemblea Nazionale approva il piano del governo per la fase due

Édouard Philippe

In Francia, l’ultimo bilancio sulla pandemia di COVID-19 parla di 124.575 casi identificati e 23.293 decessi in totale (14.202 negli ospedali e 8.654 in centri sociali e medico-sociali, comprese le case di cura). Lunedì, 27 aprile, ci sono stati 295 decessi negli ospedali in 24 ore (contro i 152 del giorno precedente) per un totale di 437 decessi in 24 ore. In questo clima, Édouard Philippe ha presentato, per un’ora, la strategia nazionale per uscire dall’isolamento che dura ormai da 6 settimane in Francia. Il Primo Ministro ha affermato che se il lockdown è stato un passo necessario che ha dimostrato la sua efficacia, se durasse troppo a lungo, causerebbe effetti deleteri. La strategia del governo ha un obiettivo: rilanciare il Paese, evitando una nuova ondata e si basa su tre pilastri: “proteggere, depistare, isolare”.

Proteggere: mascherine e gesti barriera 

Per il momento, il vaccino sembra lontano, ed in assenza di un trattamento specifico e di immunità di gregge, il Primo Ministro ricorda che sarà necessario convivere con il virus. Si chiede dunque al cittadino di partecipare in tutta responsabilità alla lotta contro il coronavirus, rispettando i gesti di distanza sociale e di barriera. Sarà necessario indossare le mascherine rese obbligatorie nei luoghi pubblici chiusi. La Francia ha incontrato una situazione di penuria delle mascherine, per certi versi più problematica dell’Italia, ma il Primo Ministro ha assicurato che ci saranno abbastanza maschere per tutti, in particolare per aziende, scuole e asili nido. Per distribuirli saranno sollecitati sindaci e prefetti, nonché “La Poste” e le farmacie. Nel trasporto urbano, le mascherine saranno obbligatorie. Alle autorità di trasporto verrà chiesto di non utilizzare un posto su due (autobus, metropolitane e tram). 

Depistare: Obiettivo 700.000 test a settimana

Edouard Philippe afferma che la dottrina sui test virologici si è evoluta e il governo seguirà le nuove direttive. L’obiettivo è ora di eseguire 700.000 depistaggi a settimana a partire dall’11 maggio. Saranno coperti al 100% dall’assicurazione sanitaria. In caso di test positivo, verranno tracciati i casi di contatto del paziente, grazie ad un lavoro sul terreno dei medici generali.

Isolare: a casa o eventualmente in strutture apposite 

Per scongiurare nuove ondate, i malati saranno isolati. Il Primo Ministro ha affermato che spetterà ai prefetti e alle autorità locali determinarne le condizioni: si pensa a hotel requisiti o a casa. In quest’ultimo caso, l’intera famiglia rimarrebbe isolata. L’applicazione di tracciamento digitale StopCovid non sarà implementata al momento e sarà oggetto di un dibattito e di un voto specifico. 

Gestione progressiva e decentralizzata

Per la Francia, stato centralizzato per eccellenza si tratta di una prova di grande maturità. L’allentamento del lockdown sarà decentralizzato e dipenderà dal tasso di nuove positivi, dal grado di circolazione del virus, dalle possibili tensioni nelle capacità di rianimazione a livello regionale e dal grado di preparazione dei sistemi di prova e dal rilevamento dei casi di contatto. I dipartimenti saranno classificati in base a diversi gradi (“verde”, “rosso” …). La decisione per comprendere quali dipartimenti potranno allentare prima il lockdown sarà rilasciata il 7 maggio.  Le autocertificazioni non saranno più richieste a partire dall’11 maggio, ad eccezione dei viaggi di più di 100 km da casa. Il viaggio interregionale sarà limitato al contesto professionale o a validi motivi familiari.

Scuola: si riparte pian piano

Il Primo Ministro ha confermato che il ritorno a scuola si farà su base volontaria. Le scuole riapriranno le porte “molto gradualmente” : dall’11 maggio si parte con le scuole materne e elementari, su tutto il territorio nazionale, una misura per sostenere i genitori che si trovino in difficoltà, così come i bambini per i quali la situazione a casa sia precaria. Poi si passerà alle scuole medie e a fine di maggio verrà presa una decisione in merito a un possibile ritorno al liceo all’inizio di giugno. Questo ritorno in classe verrà effettuato in condizioni igieniche rigorose: non più di 15 studenti per classe, rispetto dei gesti barriera e distanza. Gli insegnanti dovranno indossare una maschera come anche gli alunni delle scuole medie e in alcuni casi anche quelli della scuola primaria. Non sarà necessario per i bambini che frequentano la scuola materna. 

Continua lo smart working 

Lo smart working dovrà essere mantenuto laddove possibile per limitare l’uso dei trasporti pubblici e delle interazioni sociali non necessarie. Per le aziende che non sono in grado di attuare questa misura, il governo chiede agli imprenditori orari  scaglionati per limitare il contatto fisico tra troppi dipendenti. Anche l’uso della mascherina dovrà essere implementato quando il distanziamento è impossibile. Per i datori di lavoro, la misura di attività parziale rimane in vigore fino al 1 giugno. 

Sport e cultura

Non ci sarà ripresa dei campionati sportivi come in Italia, a cominciare da quello del calcio. I cinema, i principali musei, le sale da concerto, le sale per le funzioni e le sale polivalenti rimarranno chiusi fino al 2 giugno. Festival e fiere che riuniscono oltre 5.000 persone non potranno essere tenute prima di settembre. Gli sport collettivi e / o in luoghi coperti resteranno vietati. Le attività all’aperto potranno riprendere, nei parchi e giardini che avranno l’autorizzazione a riaprire (solo nei dipartimenti con meno circolazione del virus). Biblioteche, mediateche e piccoli musei potranno accogliere il pubblico dall’11 maggio. Ma non le spiagge, che rimarranno inaccessibili almeno fino al 1 giugno.

Attività commerciali : una ripresa lenta 

I caffè e i ristoranti per il momento rimarranno chiusi e la decisione sulla loro apertura verrà presa a fine maggio. Le imprese con “attività non essenziali” finora chiuse, potranno riaprire e i mercati saranno nuovamente autorizzati, se non diversamente deciso dalle autorità locali. Nei negozi, il numero di persone dovrà essere limitato e i flussi gestiti. I commercianti saranno in grado di consentire l’ingresso al loro negozio ai soli clienti con mascherina. 

Al momento del voto 368 parlamentari hanno sostenuto la strategia del governo, mentre 100 deputati hanno votato contro e 103 si sono astenuti. Per concludere il suo discorso , Édouard Philippe ha ricordato che il governo avrebbe potuto comunicare la riapertura in tv o in conferenza stampa, ma ha scelto di farlo all’Assemblea Nazionale per ricordare chi sono i rappresentanti del popolo e non relegare i deputati al ruolo di commentatori.

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