Il commercio estero francese registra un nuovo record negativo nel primo semestre dell’anno. Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze francesi, Bercy, Il deficit commerciale arriva a 71 miliardi di euro, 20 miliardi di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Si tratta del peggior risultato, mai raggiunto prima, neanche durante la pandemia del Covid19.
Il costo energetico ha fortemente penalizzato l’economia francese. Secondo Bercy , tra il secondo trimestre del 2020 e il secondo trimestre del 2022, il prezzo dell’energia importata è stato moltiplicato per cinque”. La bolletta energetica è balzata di oltre 20 miliardi, salendo a 48 miliardi nella prima metà del 2022.
Escludendo l’energia, il deficit mensile supera ormai i 6 miliardi di euro. Diversi settori hanno sicuramente recuperato livelli di export superiori a quelli pre-crisi del Covid, come i prodotti agricoli e alimentari, le cui vendite all’estero sono aumentate del 24%, il tessile (+26%) i prodotti farmaceutici, chimici e cosmetici.
Ma nonostante la ripresa, il contributo del settore aeronautico e spaziale, tradizionale punto di forza delle esportazioni francesi, resta inferiore rispetto a prima del Covid-19 : 10 miliardi di euro nel primo semestre, contro i 15 miliardi dello stesso periodo del 2019. In difficoltà anche l’automotive, anche se per la prima volta in due anni le esportazioni sono tornate a crescere.
