Nel 2021, il disavanzo commerciale della Francia ha raggiunto un livello record. Il deficit sugli scambi di merci, infatti, si attesta a -84,7 miliardi di euro in relazione in particolare all’aumento della bolletta energetica. Il saldo dei servizi registra invece un avanzo record (+36,2 miliardi di euro).
Questo deterioramento della bilancia commerciale di merci è in gran parte dovuto a un aumento della bolletta energetica di 17,9 miliardi di euro, che si spiega con l’aumento dei prezzi mondiali dell’energia. È quanto emerge in particolare dai risultati del commercio estero francese nel 2021 (nuova finestra) pubblicati l’8 febbraio 2022 sul sito del Ministero per l’Europa e gli Affari Esteri.
Dati sul commercio estero nel 2021
Nel 2021, la Francia è il 6° esportatore di beni e servizi con 135.900 società esportatrici francesi. Tuttavia, come indicato dalla Direzione generale delle dogane e dei dazi indiretti(nuova finestra), la perdita di quota di mercato della Francia (quasi ininterrotta dal 2010) continua nel 2021 anche se nel 2021 è inferiore rispetto al 2020.
Dopo un 2020 molto speciale con la crisi sanitaria, la Francia ha sicuramente registrato una chiara ripresa del suo commercio nel 2021, ma non tutti i settori stanno vivendo gli stessi sviluppi (slancio di recupero debole per l’aeronautica ma migliore ripresa per l’auto).
Così, nel 2021, le esportazioni di merci rappresentano 500,9 miliardi di euro (+17% rispetto al 2020) mentre le importazioni di merci ammontano a 585,6 miliardi di euro (+18,8% rispetto al 2020).
I tre principali clienti della Francia sono:
- Germania (per 68,6 miliardi di euro);
- Italia (per 39,1 miliardi di euro);
- Belgio (per 37,2 miliardi di euro). L’Unione Europea a 27 membri rappresenta il 54,3% delle esportazioni francesi, con le esportazioni verso l’UE in aumento del 17,9% nel 2021 rispetto al 2020.
L’Unione Europea a 27 rappresenta il 54,3% delle esportazioni francesi, con le esportazioni verso l’UE in aumento del 17,9% nel 2021 rispetto al 2020.
I principali fornitori della Francia, sono:
- Germania (per 81,4 miliardi di euro);
- Cina (per 63,8 miliardi di euro);
- e Italia (per 46,3 miliardi di euro).
Al di fuori dell’UE, le importazioni da Asia, Nord Africa e Sud America hanno superato i livelli pre-crisi, indicando una ripresa della domanda di beni di consumo e un aumento dei prezzi del petrolio e dell’energia.
Surplus record nella vendita di servizi
Dopo un calo nel 2020, il commercio dei servizi ha registrato nel 2021 un rimbalzo abbastanza marcato con un surplus record di +36,2 miliardi di euro (257,1 miliardi di euro di esportazioni e 220,9 miliardi di euro di importazioni).
Tale dato è dovuto principalmente ai servizi di trasporto in connessione con il forte aumento dei prezzi dei noli marittimi di cui hanno beneficiato i maggiori armatori francesi. A tale eccedenza hanno contribuito anche i servizi alle imprese (servizi tecnici, servizi professionali e servizi di consulenza direzionale).
