Marina Iodice
Come Prima è uno spettacolo musicale, ispirato all’omonimo romanzo grafico del fumettista francese Alfred, pubblicato nel 2013. Prodotto dalla compagnia Not me Tender, Come Prima offre l’ebbrezza di immergersi nell’Italia degli anni ‘50 e ‘60, seguendo la storia di due fratelli i cui destini si erano allontanati a causa della guerra.
Dieci anni dopo dalla pubblicazione del fumetto, la scenografa e attrice teatrale, Laetitia Grimaldi, decide di cimentarsi nella realizzazione di quest’opera, rappresentazione aperta dal 25 maggio al 17 giugno 2023. Chi meglio della sceneggiatrice stessa può spiegare la trama di questo adattamento teatrale?
«La fratellanza, le radici, le cose che ci si porta dentro non capendo sempre la loro provenienza, le incomprensioni sui quali non si osa mai tornare. Trattasi anzitutto di una poesia, drammatica e comica, due facce d’una stessa moneta, che si ritrovano in tutte le storie di famiglia. Quando ci siamo incontrati, Alfred, l’autore, mi ha confidato che il suo prozio era una camicia nera, mentre suo nonno aveva affinità comuniste. È questa mitologia familiare che ha ispirato ‘Come Prima’. Tale graphic novel oscilla tra testo e indicibile, tra l’esperienza vissuta e quella sentita, i silenzi parlano con verità quando gli scrosci di voce non sono altro che artifici. La storia narra di due fratelli, Fabio, il maggiore, segnato dalla vita, e Giovanni, il più giovane, che si rincontrano dopo anni, e il cui passato ci coinvolgerà man mano. Alla drammaticità della loro storia si contrappone la comicità dei personaggi che incontrano lungo il cammino. Una galleria variegata, talvolta sorprendente, come il cane di Fabio, il quale rivela la sua coscienza e le sue nevrosi. In questo viaggio, tanto esteriore quanto interiore, si parte alla scoperta del rapporto tra i due fratelli, del loro passato fino al colpo di scena». Queste sono le parole di Laetitia Grimaldi.
Un autentico tuffo nel passato che regala emozioni variegate e che conduce lo spettatore in un vero e proprio viaggio sensoriale. La pièce lo culla infatti accompagnandolo nel giardino di Fabio, dove si può sentire il profumo delle arance e i raggi del sole che si insinuano nella pelle. Uno spettacolo che racchiude peraltro un profondo sentimento di nostalgia, intensificato dalla musica italiana degli anni ‘50 e ‘60.
Indirizzo : 3 rue des Déchargeurs – 75001 Paris
