Finanza e Imprese

BPIFrance e France Digitale creano la prima mappa dedicata alle start-up ad impatto sociale ed ambientale

BPI e France Digitale

In Francia, le startup chiamate “ad impatto”, quelle che rispondono a bisogni ambientali e sociali, hanno il vento in poppa. In una mappa inedita, Bpifrance e France Digitale ne hanno elencate 727 per un totale di 4,4 miliardi di euro investiti. Questo movimento in crescita ha persino fatto nascere campioni dell’impatto come Ynsect ed Ecovadis, start-up classificate come unicorni.

Combattono l’inquinamento da plastica come Clean My Sea, si impegnano per un turismo responsabile come The Treep, sviluppano energie rinnovabili con Wind my Roof, realizzano un progetto di consumo responsabile, come We Dress Fair… Bpifrance Le Hub – acceleratore per le startup sostenute dai fondi Bpifrance Innovation – e France Digitale – la più grande associazione di startup in Europa – hanno per la prima volta creato una mappa dedicata alle startup ad impatto presenti nel panorama francese. L’analisi è stata condotta utilizzando gli obiettivi di sviluppo sostenibile come quadro di riferimento facendo riferimento alle 17 priorità ambientali, sociali ed economiche stabilite dall’ONU per il 2030. Tra queste, ad esempio, la lotta alla fame, l’accesso a un’istruzione di qualità, la lotta ai cambiamenti climatici o l’ulteriore riduzione delle disuguaglianze. In totale, 727 aziende francesi sono state identificate come “startup a impatto”. Nel dettaglio, dallo studio si evince che il 66% delle startup a impatto hanno raccolto in totale 4,4 miliardi di euro dalla loro creazione, con una media di circa nove milioni di euro. 

Alcune di queste start-up sono entrate nell’ambito circolo degli Unicorns, società non quotate e valutate oltre 1 miliardo di dollari. È il caso di Ynsect, la start-up specializzata nell’allevamento e lavorazione di insetti per l’alimentazione animale, di Vestiaire Collective, diventata il simbolo del successo delle vendite di abbigliamento di seconda mano, e di Ecovadis, piattaforma di riferimento per la valutazione della responsabilità sociale d’impresa. 

C’è chiaramente una consapevolezza globale negli ultimi mesi che spinge gli imprenditori verso progetti ad alto impatto ecologico, economico e sociale e incoraggia gli investitori a stanziare fondi in questi progetti. Pochi giorni fa, Bruno Le Maire ha ricordato l’ambizione del governo francese di arrivare a 25 “unicorni” entro il 2025 : oggi la Francia ne ha 12. Tra i più noti al grande pubblico: Blablacar, Deezer o Doctolib. 985 sono i progetti di investimento in attivo nel  territorio francese, dato che permette alla Francia di posizionarsi al primo posto – per il secondo anno consecutivo, davanti a Regno Unito e Germania – della classifica per attrattività degli investitori nell’UE. Lo studio di BPIFrance e France Digitale, rileva infine che i progetti nel settore finanziario sono aumentati del 23% dopo il Brexit e il 58% dei dirigenti interrogari ritiene che la Francia possa diventare leader mondiale in materia ecologica entro 5 anni. 

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